Indennizzo assicurativo e risarcimento del danno si cumulano?

Le Sezioni Unite della Cassazione sono recentemente intervenute per disciplinare una fattispecie che nella pratica si verifica con notevole frequenza. Supponiamo che Tizio, che da tempo ha stipulato una polizza infortunio, mentre cammina su di un marciapiede, viene investito da un’automobile.

Costui può ottenere contemporaneamente il risarcimento del danno dal danneggiante e l’indennizzo previsto nel contratto dalla propria compagnia assicurativa? Questa la risposta di quei Giudici: “il danno da fatto illecito deve essere liquidato sottraendo dall’ammontare del danno risarcibile l’importo dell’indennità assicurativa derivante da assicurazione contro i danni che il danneggiato-assicurato abbia riscosso in conseguenza di quel fatto” (Cassazione civile, 2018/12565).

Insomma, il cumulo indennizzo / risarcimento non è ammesso. La massima riguarda certamente il caso in cui la compagnia possa esercitare il cosiddetto diritto di rivalsa, ossia una volta pagato il proprio assicurato possa ottenere il rimborso dal danneggiante. Allo stato non si ha certezza, anche se vi sono argomenti per sostenerlo, che il cumulo è consentito quando nella propria polizza è esclusa la rivalsa della Compagnia.

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